Paolini non regge certo il confronto di Tolkien o Martin, su questo concordo con Thoma, è una storia con meno pretese, accessibile a più lettori. Alcune idee buone ci sono, altre sono spunti presi dai grandi classici del fantasy.
Devo dire che Eragon ed Eldest (i libri intendo) mi erano piaciuti parecchio. Erano riusciti a coinvolgermi e a trasmettere qualcosa, è questo l'importante di un libro d'altronde. Brisingr l'ho atteso con ansia e mi ha un po' deluso, nessun colpo di scena, molte parti ripetitive e soprattutto, per tenere un alto numero di pagine, un sacco di inutile brodo. Diciamocelo, a nessuno interessano canzoni elfiche di nessuna rilevanza nella trama, nè 4 pagine per spiegare come si crea una katana (mi riferisco a quando spiega come forgia la sua nuova spada, che ai tempi mi ricordava il procedimento per la katana, sono passati 2 anni quindi potrei confondermi^^).
In sintesi. Brisingr, e molto probabilmente anche il quarto libro, servono solo a riempire le tasche del Paolini e casa editrice, sfruttando il successo di Eragon ed Eldest come garanzia di qualità.