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I ragazzi di Spark Unlimited ci riprovano, esattamente 7 mesi dopo l'uscita di Turning Point: Fall of Liberty, ennesimo sparatutto in prima persona, che deluse decisamente il pubblico, venendo definito da alcuni come un vero e prorpio fallimento totale. Ancora una volta un FPS, ancora una volta grandi aspettative, altro buco nell'acqua o come recita un famoso proverbio: Sbagliando si impara? Entrambe le cose, anche se per maggiori dettagli dovrete leggervi la nostra recensione, che Zeus vi protegga.

 

 

 

Tanto tempo fa…

Nella mitologia greca Zeus regalò il vaso a Pandora come dono di nozze con l’ordine di non aprirlo, ma la curiosità della donna prese il sopravvento e così, quando alzò il coperchio, si liberarono tutti i mali del mondo. Ma la realtà era molto peggiore e per quel contenitore che racchiudeva un potere mistico, interi eserciti si affrontarono e si massacrarono. Una società segreta chiamata il consiglio dei 98 riuscì a impadronirsi del vaso e a nasconderlo agli occhi del mondo. All’inizio del ventunesimo secolo una spedizione trovò uno strano manufatto che venne portato al museo d’arte di New York per essere esaminato. Il noto ladro di opere d’arte Charles Deckard viene assunto per rubare il vaso di Pandora, non sapendo di essere solo una pedina nei piani dell’ Ordine Oscuro guidato da LeFey che punta al dominio del mondo. Nell’aprire l’antica reliquia Deckard viene marchiato su una mano con un uno strano segno, senza sapere cosa comporterà per lui. Quando il vaso si apre si scatena il panico tra la popolazione ed escono strani esseri infuocati che incendiano le persone, grifoni che piombano sulla popolazione spargendo sangue e un gigantesco golem formatosi con i detriti di auto e palazzi che distrugge qualsiasi cosa incontra sul suo cammino. Inizia così la nostra avventura che ci porterà a scoprire il vero orrore, con lo scopo di chiudere il vaso di Pandora e di salvare il mondo, ancora una volta.

 

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Il mio nome è Deckard, Charles Deckard…

Il gioco si presenta come il classico sparatutto in prima persona in cui, nei panni di Deckard dovremo sopravvivere all’orrore che si è scatenato. La nostra avventura comincerà proprio davanti al vaso di Pandora che si è appena aperto e, fuggendo dal museo in cui si trova, ci accorgeremo del panico che ha travolto tutto e tutti. Vedremo cadaveri bruciati e gente in fuga dai crolli delle strutture che ci circondano. All’inizio non avremo a disposizione nessun tipo di arma, ma troveremo ben presto un’ascia per abbattere gli ostacoli che ci si parano davanti e una pistola che servirà più per difendersi che ad attaccare. In poco tempo capiremo anche che il marchio che si è formato sulla nostra mano è pervaso dal potere del vaso e ci tornerà utile, non solo per scacciare i mostri più piccoli con lampi di energia, ma anche per assorbire il fluido vitale dei nemici morti e ripristinare la nostra barra energetica. Questo aspetto risulterà molto importante in quanto durante gli scontri potremmo subire danni ingenti, e sarà molto importante curarsi costantemente. Il primo livello ambientato a New York farà come spesso accade da tutorial e ci permetterà di prendere confidenza con il sistema di controllo e cominciare a capire cosa sta succedendo intorno a noi. Forse per questo motivo il nostro tempo sarà impegnato più nell’esplorazione e nella risoluzione di piccoli enigmi che nel combattimento vero e proprio, cosa che invece succederà negli schemi successivi. Riusciremo a capire il motivo per cui l’ Ordine Oscuro, dopo averci assoldato per rubare il vaso, ora cerchi di ucciderci e cominceremo a capire di più la personalità di Vivian, segretaria di LeFey, che ora sta rischiando la vita insieme a noi. A nostra disposizione avremo un discreto arsenale, anche se potremo portare con noi solo 2 armi alla volta. Potremo scegliere tra pistola, fucile a pompa e alcuni tipi di mitragliatori oltre, ovviamente a granate e bombe molotov e la nostra fidata ascia. Durante il corso della nostra avventura ci troveremo di fronte vari tipi di creatura e ognuno avrà una differente tecnica di attacco. Ad esempio i Nari (spiriti dei bambini morti) ci voleranno attorno sotto forma incorporea e potremo ucciderli solo quando sono diventati materiali, i lupi mannari invece salteranno da un muro all’altro cercando di attaccarci alle spalle mentre i minotauri sfonderanno tutto quello che gli capita a tiro per caricarci e provocarci non poco dolore. Non avremo però a che fare solo con creature mitologiche e mostruose ma dovremo affrontare anche i soldati dell’ordine oscuro che faranno di tutto per eliminarci. La nota positiva è che questi non sono alleati dei mostri e quindi li vedremo molto spesso combattere tra di loro e potremo approfittarne, aspettando che le forze nemiche in campo diminuiscano.

 

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Cosa vedremo?

A livello grafico il gioco si basa sul buon vecchio Unreal Engine che anche qui riesce a compiere il suo discreto lavoro. Le ambientazioni sono ben dettagliate, facendoci vedere realmente gli effetti dovuti alla devastazione che abbiamo provocato aprendo il vaso di Pandora, inoltre il movimento si mantiene sempre fluido anche con diversi nemici su schermo, senza evidenti rallentamenti. Le creature sono ben realizzate e riescono anche a spaventare pur non godendo di animazioni particolarmente complesse; colpendole ripetutamente inoltre, potremo notare le ferite che provocheremo al loro corpo. Il sistema di illuminazione svolge un buon lavoro preoccupandosi di rendere gli stretti e frequenti cunicoli decisamente claustrofobici. Purtroppo non è tutto oro quello che luccica e la qualità del motore grafico porta con sé anche qualche difetto. Ci capiterà molto spesso di trovare a terra cadaveri bruciati o squartati che però assomiglieranno più a pupazzi che ad esseri umani, in quanto gli effetti delle bruciature sembrano semplicemente delle ustioni appiccicate sui corpi e non parte di essi, creando a volte effetti sgradevoli. Anche la realizzazione del sangue non si mantiene sempre costante e capita che sia a volte troppo lucido e marcato, distaccandosi troppo dal resto dell’ambientazione. Molto buono invece l'effetto dell’acqua che scivola giù dai muri, ma in definitiva il motore del gioco per quanto solido, non si discosta molto da altre produzioni, risultando poco originale. La giocabilità si attesta su ottimi livelli, non solo per la fluidità dei movimenti, ma anche per la precisione dei pulsanti che ci permetteranno di compiere varie azioni con il giusto tempismo.

 

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E il resto?

Per quanto riguarda il comparto audio è da notare un doppiaggio italiano molto buono ed un ottimo utilizzo degli effetti sonori che ci permetterà di capire sempre da dove arrivino i nemici. In alcune sezioni verremo accompagnati da motivetti di chitarra elettrica e batteria molto cupi e ripetitivi, che non faranno altro che aumentare l’ansia dovuta al fatto che spesso non sapremo cosa ci aspettarà dietro il prossimo angolo. E’ anche presente una sezione online del titolo che però si limita ad una sola modalità in cui 2 squadre dovranno uccidere più mostri possibile per assorbirne l’energia e riempire particolari contenitori. Altra nota negativa è la longevità generale del gioco che non si attesta su alti livelli in quanto la modalità storia ci mette davanti solo 8 stage nemmeno troppo lunghi.

 

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Conclusioni:

Legendary è una buona avventura che sa trasmettere le giuste sensazioni durante tutto il suo corso e grazie anche a questo aspetto può competere, anche se per poco, con titoli più blasonati. La buona realizzazione generale riesce inoltre a donare il giusto coinvolgimento sia a chi è appassionato di mitologia, sia a chi vuole semplicemente godersi una bella avventura a forti tinte horror. Ci sono chiaramente dei difetti a livello grafico che però non minano più di tanto l’esperienza generale. Dispiace invece che la lunghezza del titolo non sia molto elevata, anche se comunque accettabile, mentre non trova molte giustificazioni la pochezza di una sola modalità online

 

requisiti minimi:

Sistema Operativo: Windows Vista/XP, Processore: Pentium 4 3.0 Ghz, Memoria: 12.5 GB di spazio su Hard Disk, 1GB RAM, Scheda Video: ATI Radeon X1300, NVIDIA GeForce 6800

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