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Leggende metropolitane


Didara 90
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Ho deciso di aprire questo topic per chi, come me, adora le leggende metropolitane. Il bello è che raccontano cose mai accadute e che nella vita reale però potrebbero accadere. Chi conosce delle leggende metropolitane le posti qui!^^

 

Non è esattamente come l'ho letta, ma spero che torni il discorso :ride: :

 

Una ragazza torna da una serata molto tardi. Siccome vive con un altra ragazza, non accende la luce della camera per non disturbarla. Inoltre, sente dei gemitti provenire dal letto della compagna. Aveva l'abitudine di portarsi i ragazzi in camera. Quindi l'altra, imbarazzata, si mise le cuffie per ascoltare la musica e si addormentò. Il mattino seguente trovò il corpo della conquilina privo di vita e una scritta che diceva: SEI CONTENTA DI NON AVER ACCESO LA LUCE, VERO?

 

 

L'ho messa spoiler perchè mi sembra un pò pesante. Dipende dalla persona!^^

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Scorpione*29* ha scritto:

bella, mi piacciono le leggende metropolitane! cmq non è molto pesante... ma veramente carina!

su su gente avanti con le legende metropolinete!!!!

 

Parole sante!^^ :XD:

 

Dua addetti a bagagli in un aeroporto stanno controllando le merci quando trovano una gabbia con all'interno un cane morto. Subito i due sono terrorrizzati perchè hanno paura di essere considerati i colpevoli della morte dell'animale. Allora i due decidono di comprarne un altro vivo e lo mettono al posto di quello morto.

Quando la gabbia arriva a destinazione, la padrona del cane, vedendolo allegro e scodinzolante rimane sottoshock: il cane era morto mentre erano in vacanza e l'aereo doveva riportarle indietro il corpo della bestia per seppellirlo! :XD:

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Due persone dovevano andare ad una festa ma non sapevano a chi lasciare la loro figliolina. Ma la piccolina disse che l'avrebbe protetta il suo cane. Era molto affezzionata e lei era tranquilla quando la notte per tranquillizzarla gli leccava la mano. Così i genitori andarono e la bambina andò a letto e si addormentò subito. Durante la notte si svegliò e sentì qualcosa provenire dal bagno... sembra un gocciolio... ma sentiva il cagnolino che gli leccava la mano ed era tranquilla e si riaddormentò... al mattino, svegliatasi andò al bagno... trovo il suo cane impiccato con una corda alla doccia... il sangue gocciolava ancora... sullo specchio trovò una scritta in rosso che diceva: NON SOLO I CANI SANNO LECCARE

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Due persone dovevano andare ad una festa ma non sapevano a chi lasciare la loro figliolina. Ma la piccolina disse che l'avrebbe protetta il suo cane. Era molto affezzionata e lei era tranquilla quando la notte per tranquillizzarla gli leccava la mano. Così i genitori andarono e la bambina andò a letto e si addormentò subito. Durante la notte si svegliò e sentì qualcosa provenire dal bagno... sembra un gocciolio... ma sentiva il cagnolino che gli leccava la mano ed era tranquilla e si riaddormentò... al mattino, svegliatasi andò al bagno... trovo il suo cane impiccato con una corda alla doccia... il sangue gocciolava ancora... sullo specchio trovò una scritta in rosso che diceva: NON SOLO I CANI SANNO LECCARE

oddio.....

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In discoteca un ragazzo molto giovane incontra una donna molto più grande. Nonostante tutto tra di loro c'è un certo feeling e alla fine della serata prenotano in un hotel e ci passano la notte. Il mattino dopo il ragazzo si sveglia, ma la donna non è nella stanza. Quando il giovane va nel bagno della camera trova una scritta sullo specchio fatta con un rossetto. La frase dice: BENVENUTO NEL MONDO DELL'AIDS.

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Il fantasma del ballo

 

Una sera un ragazzo si reca a una festa danzante e là conosce una bellissima ragazza con un vestito bianco.

Il giovane è colto da un colpo di fulmine e passa l’intera serata a chiacchierare con la fanciulla per sapere ogni cosa su di lei. A un certo punto, vedendola tremare, le presta anche il proprio cappotto e le offre un caffè per scaldarsi. Accidentalmente, ballando, un altro ragazzo urta la spalla della ragazza, che rovescia un po’ di caffè sul soprabito macchiandolo.

 

A mezzanotte la giovane chiede al suo corteggiatore di portarla a casa e gli spiega di abitare nei pressi del cimitero.

Il ragazzo la riaccompagna volentieri. La fanciulla gli dice di fermarsi proprio davanti al cancello del cimitero. Nonostante l’inquietudine data dal luogo, il giovane immagina che la ragazza sia figlia o parente del custode, di cui intravede la casa accanto al cimitero. Decide di lasciare alla fanciulla il proprio paltò, anche se macchiato, e i due si mettono d’accordo che il ragazzo ripassi l’indomani per riprenderlo.

 

Il giorno dopo, come promesso, il ragazzo torna nei pressi del cimitero e bussa alla porta del custode.

Gli apre un uomo anziano e il giovane spiega di aver riaccompagnato, la sera prima, una ragazza con un vestito bianco che non ha voluto dirgli il nome e di essere tornato per riprendere il proprio cappotto.

L’uomo gli risponde che nella sua casa non c’è nessuna donna, che l’unica era sua moglie, morta di crepacuore ormai da tempo.

Il giovane insiste e cerca di raffigurare la ragazza.

 

Il vecchio resta stupito dalla descrizione e accompagna il giovane verso una lapide. Sopra, i due trovano appoggiato il cappotto del ragazzo che nella foto sulla pietra sepolcrale riconosce la figlia del vecchio, morta alcuni anni prima in un incidente automobilistico mentre tornava da una festa danzante.

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Il fantasma del ballo

 

Una sera un ragazzo si reca a una festa danzante e là conosce una bellissima ragazza con un vestito bianco.

Il giovane è colto da un colpo di fulmine e passa l’intera serata a chiacchierare con la fanciulla per sapere ogni cosa su di lei. A un certo punto, vedendola tremare, le presta anche il proprio cappotto e le offre un caffè per scaldarsi. Accidentalmente, ballando, un altro ragazzo urta la spalla della ragazza, che rovescia un po’ di caffè sul soprabito macchiandolo.

 

A mezzanotte la giovane chiede al suo corteggiatore di portarla a casa e gli spiega di abitare nei pressi del cimitero.

Il ragazzo la riaccompagna volentieri. La fanciulla gli dice di fermarsi proprio davanti al cancello del cimitero. Nonostante l’inquietudine data dal luogo, il giovane immagina che la ragazza sia figlia o parente del custode, di cui intravede la casa accanto al cimitero. Decide di lasciare alla fanciulla il proprio paltò, anche se macchiato, e i due si mettono d’accordo che il ragazzo ripassi l’indomani per riprenderlo.

 

Il giorno dopo, come promesso, il ragazzo torna nei pressi del cimitero e bussa alla porta del custode.

Gli apre un uomo anziano e il giovane spiega di aver riaccompagnato, la sera prima, una ragazza con un vestito bianco che non ha voluto dirgli il nome e di essere tornato per riprendere il proprio cappotto.

L’uomo gli risponde che nella sua casa non c’è nessuna donna, che l’unica era sua moglie, morta di crepacuore ormai da tempo.

Il giovane insiste e cerca di raffigurare la ragazza.

 

Il vecchio resta stupito dalla descrizione e accompagna il giovane verso una lapide. Sopra, i due trovano appoggiato il cappotto del ragazzo che nella foto sulla pietra sepolcrale riconosce la figlia del vecchio, morta alcuni anni prima in un incidente automobilistico mentre tornava da una festa danzante.

questa si racconta un pò ovunque, ed ha molte varianti :XD:

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Il fantasma del ballo

 

Una sera un ragazzo si reca a una festa danzante e là conosce una bellissima ragazza con un vestito bianco.

Il giovane è colto da un colpo di fulmine e passa l’intera serata a chiacchierare con la fanciulla per sapere ogni cosa su di lei. A un certo punto, vedendola tremare, le presta anche il proprio cappotto e le offre un caffè per scaldarsi. Accidentalmente, ballando, un altro ragazzo urta la spalla della ragazza, che rovescia un po’ di caffè sul soprabito macchiandolo.

 

A mezzanotte la giovane chiede al suo corteggiatore di portarla a casa e gli spiega di abitare nei pressi del cimitero.

Il ragazzo la riaccompagna volentieri. La fanciulla gli dice di fermarsi proprio davanti al cancello del cimitero. Nonostante l’inquietudine data dal luogo, il giovane immagina che la ragazza sia figlia o parente del custode, di cui intravede la casa accanto al cimitero. Decide di lasciare alla fanciulla il proprio paltò, anche se macchiato, e i due si mettono d’accordo che il ragazzo ripassi l’indomani per riprenderlo.

 

Il giorno dopo, come promesso, il ragazzo torna nei pressi del cimitero e bussa alla porta del custode.

Gli apre un uomo anziano e il giovane spiega di aver riaccompagnato, la sera prima, una ragazza con un vestito bianco che non ha voluto dirgli il nome e di essere tornato per riprendere il proprio cappotto.

L’uomo gli risponde che nella sua casa non c’è nessuna donna, che l’unica era sua moglie, morta di crepacuore ormai da tempo.

Il giovane insiste e cerca di raffigurare la ragazza.

 

Il vecchio resta stupito dalla descrizione e accompagna il giovane verso una lapide. Sopra, i due trovano appoggiato il cappotto del ragazzo che nella foto sulla pietra sepolcrale riconosce la figlia del vecchio, morta alcuni anni prima in un incidente automobilistico mentre tornava da una festa danzante.

questa si racconta un pò ovunque, ed ha molte varianti :XD:

 

Si infatti :lol: Sempre leggenda metropolitana è però :lol:

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ma queste non sembrano leggende metropolitane sembrano storie di paura e poi le conosco un po' tutte

ma che sensa aveva uccidere il cane e non la bambina?

che ne sapeva l'assssino del cane che la leccava per farla addormentare?

 

cmq questa è un'altra forma del "il fantasma del ballo",che si chiama "l'autostoppista fantasma":

"A notte inoltrata un tale stava guidando su una strada secondaria, quando vide al margine della carreggiata una bella ragazza che faceva l'autostop verso la sua stessa direzione. Un po’ titubante, alla fine decide di darle un passaggio. La ragazza sale in macchina silenziosamente e gli da indicazioni per riportarla a casa. Lui la riporta quindi a casa; si salutano e prosegue tranquillamente per la sua strada. La mattina dopo, rientrando in macchina per recarsi a lavoro, trova con sorpresa la giacca della ragazza, che aveva dimenticato sul sedile. Sorride, e pensa che per andare in ufficio dovrà recarsi comunque nella zona dove abita la ragazza; decide quindi di riportargliela. Giunto a destinazione, suona alla porta; gli apre un'anziana signora. "Mi scusi signora - dice il tale - ho riportato a sua figlia la giacca che aveva lasciato nella mia macchina ieri sera". "Ma…mia figlia è morta dieci anni fa!", risponde singhiozzando la signora."

 

La scommessa nel cimitero

 

"Alcune ragazze erano andate a dormire in casa di un'amica durante un'assenza dei suoi genitori. Dopo avere spento le luci, cominciarono a parlare della recente sepoltura di un vecchio nel cimitero poco lontano. Si diceva che l'uomo fosse stato sepolto vivo e che qualcuno lo avesse sentito raspare nel tentativo di uscire. Una ragazza rise della storia, così le altre la sfidarono a uscire e andare sulla tomba di quell'uomo. Per provare di essere davvero andata, avrebbe dovuto piantare un paletto nella terra sopra la tomba. Mandarono così fuori l'amica e spensero le luci, aspettandosi di rivederla pochi minuti dopo. Ma trascorse un'ora e, poi un'altra, senza che ci fosse alcun segno della ragazza. Le altre restarono sveglie, sempre più terrorizzate a mano a mano che passava il tempo. Giunse il mattino, e la loro amica ancora non era tornata. Più tardi, i genitori arrivarono a casa, e tutti insieme andarono al cimitero. Trovarono la ragazza stesa sulla tomba - morta. Quando si era chinata per piantare il paletto di legno nel terreno, lo aveva inavvertitamente conficcato anche nell'orlo della sua gonna. Quando aveva cercato di rialzarsi in piedi, e non ci era riuscita, aveva pensato che il morto l'avesse afferrata - ed era morta all'istante di paura".

 

questo può succedere davvero:

 

"il tentato rapimento"

 

Una donna stava facendo delle compere in un grande magazzino insieme alla sua bambina, quando si è voltata per un attimo. Subito dopo, si è resa conto che la piccola era sparita. I funzionari addetti al controllo hanno bloccato le uscite e hanno perquisito il grande magazzino. La bambina è stata ritrovata in un bagno insieme a due donne che le avevano tagliato i capelli e le avevano fatto indossare abiti diversi. Le due donne sarebbero poi state rilasciate per evitare una cattiva pubblicità al grande magazzino.

 

versione americana:

 

"il tentato rapimento"

 

Il bambino, che era seduto sul carrello spinto dalla mamma, scompare improvvisamente. Quest'ultima da l'allarme e le porte del supermercato vengono subito chiuse. Trascorsi alcuni minuti, il bambino viene ritrovato in un gabinetto assieme a degli zingari che nel frattempo gli avevano completamente rasato la testa, cambiato i vestiti con altri più usurati e sporcato il viso per renderlo il più possibile irriconoscibile.

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io l'unica che conosco è di un ragazzo americano che durante un test si è ucciso conficcandosi la matita nel naso, perchè la ragazza che gli piaceva non lo calcolava...

 

seconda versione

un ragazzo americano durante un test si è ucciso conficcandosi la matita nel naso. sul foglio del test c'era scritto...

nessuno mi ha voluto prestare un temperino HAHAHAHHAHAHA :rotfl:

 

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io l'unica che conosco è di un ragazzo americano che durante un test si è ucciso conficcandosi la matita nel naso, perchè la ragazza che gli piaceva non lo calcolava...

 

seconda versione

un ragazzo americano durante un test si è ucciso conficcandosi la matita nel naso. sul foglio del test c'era scritto...

nessuno mi ha voluto prestare un temperino HAHAHAHHAHAHA
:rotfl:

:rotfl: :rotfl: :rotfl:

 

cmq quella storia sul tipo ke si amazza xk la ragazza nn lo calcola l'avevo vista in tv :yes:

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l'uncino

 

"La leggenda ha come protagonisti una coppia di giovani, appartatisi a tarda sera ,con la macchina nei pressi di un boschetto. Improvvisamente la ragazza comincia ad avvertire una strana presenza, come qualcuno che la stesse fissando. Si innervosisce e lo fa presente al ragazzo; questo non le crede, pensando che sia una scusa per tirarsi indietro alle sue avances. Ad un certo punto la radio annuncia la fuga di un pazzo criminale dalle carceri della città, una zona casualmente molto vicina alla giovane coppia. Il pazzo è caratterizzato da un uncino che ha al posto della mano destra. La ragazza grida di paura, e il ragazzo parte di scatto con l'auto. Una volta giunti in città, i due si fermano, si calmano, e quasi ridono del loro vano spavento. Il ragazzo fa per scendere dalla macchina, quando vede e sente penzolare qualcosa di strano e umido dalla maniglia dello sportello: è un uncino."

 

 

l'aiutante di mamma

 

"C'era quel Timmy che proprio non riusciva a non farsi la pipì addosso. Era ormai cresciutello, ma proprio non ci riusciva. La mamma le aveva provate proprio di tutte, e cominciò a cercare di impaurirlo: "La prossima volta sarà l'ultima… perché te lo taglio!", gli diceva così la mamma. La sorellina maggiore ripeteva le parole di mamma "…te lo taglio!". Un giorno Timmy si bagnò ancora, la mamma era fuori. Al suo ritorno trovò la sorellina con un coltello sanguinante: "Mamma, Timmy si è bagnato. Ma non preoccuparti, non succederà più, perché ho fatto come hai detto tu…. gliel'ho tagliato!"

oddio :shock: povero timmy :rotfl:

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l'uncino

 

"La leggenda ha come protagonisti una coppia di giovani, appartatisi a tarda sera ,con la macchina nei pressi di un boschetto. Improvvisamente la ragazza comincia ad avvertire una strana presenza, come qualcuno che la stesse fissando. Si innervosisce e lo fa presente al ragazzo; questo non le crede, pensando che sia una scusa per tirarsi indietro alle sue avances. Ad un certo punto la radio annuncia la fuga di un pazzo criminale dalle carceri della città, una zona casualmente molto vicina alla giovane coppia. Il pazzo è caratterizzato da un uncino che ha al posto della mano destra. La ragazza grida di paura, e il ragazzo parte di scatto con l'auto. Una volta giunti in città, i due si fermano, si calmano, e quasi ridono del loro vano spavento. Il ragazzo fa per scendere dalla macchina, quando vede e sente penzolare qualcosa di strano e umido dalla maniglia dello sportello: è un uncino."

 

 

l'aiutante di mamma

 

"C'era quel Timmy che proprio non riusciva a non farsi la pipì addosso. Era ormai cresciutello, ma proprio non ci riusciva. La mamma le aveva provate proprio di tutte, e cominciò a cercare di impaurirlo: "La prossima volta sarà l'ultima… perché te lo taglio!", gli diceva così la mamma. La sorellina maggiore ripeteva le parole di mamma "…te lo taglio!". Un giorno Timmy si bagnò ancora, la mamma era fuori. Al suo ritorno trovò la sorellina con un coltello sanguinante: "Mamma, Timmy si è bagnato. Ma non preoccuparti, non succederà più, perché ho fatto come hai detto tu…. gliel'ho tagliato!"

oddio :shock: povero timmy :rotfl:

poro timmy

 

cmq quella dell'uncino diciamo che è andata a finire bene

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