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10 Settembre 2008 - Avvio Lhc


1990
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Domani ovvero il 10 Settembre 2008 alle or 9.30 precise verrà azionata la macchina chiamata Cern tentando di ricreare per pochi istanti il Big Bang, molti però dicono che la Terra rischia di essere risucchiata dal Buco Nero.

 

Cosa ne pensate? Cosa pensate che accadrà?

A voi la libertà di parola.

 

PS: non so se esiste un argomento simile

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Domani ovvero il 10 Settembre 2008 alle or 9.30 precise verrà azionata la macchina chiamata Cern tentando di ricreare per pochi istanti il Big Bang, molti però dicono che la Terra rischia di essere risucchiata dal Buco Nero.

 

Cosa ne pensate? Cosa pensate che accadrà?

A voi la libertà di parola.

 

PS: non so se esiste un argomento simile

 

Anche io e bowser ieri sera parlandone avevan pensato di scriverlo qua ma poi abbiamo desistito per vari motivi...

Innanzitutto la macchina non si chiama Cern ma si chiama Lhc.

Il Cern è il Centro Europeo della Ricerca Nuclare che ha sede a ginevra... ed è il primo centro al mondo per lo studio della fisica e delle particelle. Il cern, per citarne uno ad esempio, è il luogo dove ha avuto la sua nascita internet.

La macchina che invece è al centro dell'espertimento è il "Lhc o large hadron collider" ossia un l'acceleratore di particelle più grande e potente del mondo, studiato fai fisici e ingegneri del Cern per far collidere tra di loro dei protoni.***

Cmq dato che ql che hai detto non è molto chiaro posto un articolo così almeno chi non sapesse si potrebbe informare di tutto.

 

Fonte: Ansa

 

ROMA - La Terra non corre alcun rischio di essere distrutta dal test che avrà luogo al Cern di Ginevra il 10 settembre prossimo quando nel più potente acceleratore di particelle del mondo, Lhc, sarà fatto circolare il primo fascio di protoni.

 

A sostenerlo sono il presidente dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare, Roberto Petronzio e il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Infn), Luciano Maiani, che è stato direttore generale del Cern dal 1999 al 2003. Con la decisione della Corte Europea dei Diritti Umani di respingere il ricorso presentato da un gruppo di scienziati, secondo i quali potrebbe crearsi un mini buco nero capace di risucchiare il nostro pianeta, parte così il conto alla rovescia ufficiale. L'Infn oltre ad aver partecipato alla realizzazione di Lhc, con i suoi scienziati partecipa ai test, per i quali copre anche ruoli di responsabilità internazionali. Petronzio precisa che, in ogni caso, il rischio non riguarda ciò che avverrà il 10, quando non vi saranno scontri di particelle ma verrà immesso nella macchina il primo fascio di protoni che sarà fatto girare nell'acceleratore.

 

In merito ai test successivi, quando fasci di particelle saranno fatti scontrare ad altissime temperature per ricreare le condizioni del Big Bang, in base alla relatività di Einstein, sottolinea Petronzio, non vi è alcun pericolo. "Già nel 2003 - ha spiegato Petronzio - il Cern ha creato un gruppo di valutazione per la sicurezza di Lhc che ci ha rassicurato sulla sicurezza degli esperimenti prodotti nell'acceleratore.

 

E lo stesso parere è stato espresso anche dal gruppo di scienziati Scp Scientific Policy Committee, di cui fanno parte premi Nobel per la Fisica che esprime valutazioni scientifiche per il Consiglio del Cern". Se questo non bastasse, prosegue Petronzio, la prova maggiore che confuta la teoria del rischio buco nero sono le continue, innocue, collisioni di alte energie che avvengono nell'Universo, come i raggi cosmici che colpiscono anche la Terra.

 

L'assenza di rischio dai test di Lhc, è sottolineata anche da Maiani. "E' stato giusto porsi il problema - ha detto - ma il problema non ha un fondamento tale da indurre preoccupazioni. Dal punto di vista scientifico, invece, sono pienamente convinto che i risultati dell'esperimento saranno nel senso positivo".

 

ATTESA SENZA INTRALCI AVVIO ACCELERATORE - Ancora pochi giorni e il gigante degli acceleratori di particelle si "sveglierà": il primo fascio di protoni percorrerà i 27 chilometri dell'anello del Large Hadron Collider (Lhc) mercoledì 10 settembre. Tutto sta procedendo senza intralci e fanno sorridere le ipotesi catastrofiste dei giorni scorsi, mentre cresce di ora in ora l'attesa di quest' evento fra i ricercatori del Cern di Ginevra. "Alcuni di noi stanno lavorando da quasi vent'anni a questo progetto e adesso siamo pieni di speranze, c'é un clima molto bello", dice la fisica Maria Curatolo, responsabile dei fisici italiani per Atlas, uno dei quattro grandi esperimenti che saranno condotti nell'Lhc. "I test di iniezione partiti in agosto si sono conclusi e tutto è andato bene", prosegue.

 

Mercoledì 10, finalmente, si procederà alla fase successiva: "un volta iniettati nell' acceleratore, i fasci di particelle saranno fatti circolare in tutto l'anello". Inizialmente l'intensità dell'energia sarà piuttosto bassa rispetto a quella prevista a regime: 450 Gev (ossia 450 miliardi di elettronvolt), che in breve tempo saranno portati a cinque TeV (5.000 miliardi di elettronvolt) e quindi a sette TeV (7.000 miliardi di elettronvolt). "In questi giorni - prosegue Curatolo - sono in corso tutte le verifiche, che continueranno fino all'ultimo momento. Tutto è sotto controllo e sappiamo che il 10 settembre l'attenzione del mondo sarà puntata sull'acceleratore".

 

E intanto, aggiunge, "é già una grande soddisfazione vedere che è stata realizzata e che sta funzionando una macchina che rappresenta una vera e propria frontiera della tecnologia". Tutti, al Cern, sono consapevoli del fatto che l'acceleratore Lhc è una macchina complessa e difficile. "proprio per questo motivo negli ultimi anni c'é stato qualche ritardo e la data prevista per l'avvio del funzionamento è slittata più volte. Ma adesso finalmente tutto è pronto e siamo tutti in attesa". Speranza e fiducia sono gli stati d'animo più diffusi, quelli che traspaiono in modo sempre più evidente: "siamo tutti speranzosi. Sappiamo che gli scienziati che lavorano alla macchina anno fatto moltissimo e adesso situazione è arrivata a punto finale. Siamo davvero fiduciosi che adesso è iniziata la fase che aspettavamo da tanto tempo e nella quale potremo prendere tutti i dati necessari per esplorare un nuovo orizzonte fisica.

 

***

Fonte: Wikipedia

 

Il Large Hadron Collider (LHC) è un acceleratore di particelle, attualmente nelle fasi finali di collaudo presso il CERN di Ginevra per collisioni tra protoni e ioni pesanti.

 

LHC è l'acceleratore di particelle più grande e potente mai realizzato dall'uomo, progettato per far collidere protoni ad un'energia nel centro di massa di 14 TeV, mai raggiunta fino ad ora in laboratorio. È costruito all'interno di un tunnel sotterraneo lungo 27 km situata al confine tra la Francia e la Svizzera, originariamente scavato per realizzare il Large Electron-Positron Collider (LEP).

 

I componenti più importanti del LHC sono gli oltre 1600 magneti superconduttori raffreddati alla temperatura di 1,9 K (-271,25 °C)[1] da elio liquido superfluido che realizzeranno un campo magnetico di circa 8 Tesla, necessario a mantenere in orbita i protoni all'energia prevista. Il sistema criogenico di LHC è il più grande che esista al mondo[2].

 

L'entrata in funzione del complesso, inizialmente prevista per la fine del 2007,[3] è stata spostata al 10 settembre 2008[4][5][6] alle ore 9:30, inizialmente ad un'energia inferiore ai 10 TeV.

Il Large Hadron Collider con i suoi punti sperimentali e preacceleratori. I fasci di protoni e ioni partiranno dagli acceleratori in p e Pb. Continueranno il loro cammino nel Sincrotrone a Protoni (PS), nel Super Sincrotrone a Protoni (SPS) per arrivare nel tunnel più esterno di 27 km. Durante il percorso si trovano i quattro punti sperimentali ATLAS,CMS,LHCb,ALICE

Il Large Hadron Collider con i suoi punti sperimentali e preacceleratori. I fasci di protoni e ioni partiranno dagli acceleratori in p e Pb. Continueranno il loro cammino nel Sincrotrone a Protoni (PS), nel Super Sincrotrone a Protoni (SPS) per arrivare nel tunnel più esterno di 27 km. Durante il percorso si trovano i quattro punti sperimentali ATLAS,CMS,LHCb,ALICE

 

La macchina accelererà due fasci di particelle che circoleranno in direzioni opposte, ciascuno contenuto in un tubo a vuoto, che collideranno in quattro punti lungo l'orbita, in corrispondenza di caverne nelle quali il tunnel si allarga per lasciare spazio a grandi sale sperimentali. In queste stazioni vi sono i quattro principali esperimenti di fisica delle particelle: ATLAS (A Toroidal LHC ApparatuS), CMS (Compact Muon Solenoid), LHCb ed ALICE (A Large Ion Collider Experiment). Si tratta di enormi apparati costituiti da numerosi rivelatori che utilizzano tecnologie diverse e opereranno intorno al punto in cui i fasci collidono. Nelle collisioni saranno prodotte, grazie alla trasformazione di una parte dell'altissima energia in massa, numerosissime particelle che attraverseranno rivelatori e le cui proprietà saranno misurate dai rivelatori.

 

Tra gli scopi principali degli studi sarà cercare fra queste particelle tracce dell'esistenza del bosone di Higgs e di nuove particelle.

 

Il programma scientifico di LHC prevede anche la collisione tra ioni pesanti. Nuclei di piombo potranno essere accelerati all'energia di 2,7 TeV per nucleone, corrispondente a 575 TeV per nucleo.

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io sono un paio di anni che sento della costruzione di questa macchina..

per quanto riguarda gli esperimenti gli ingegneri che parlano della fine del mondo sono gli stessi che davano come catastrofici altri esperimenti fatti durante gli anni 90 quindi nn credo ci sia molto da preoccuparsi..

la cosa piu bella e che per questo esperimento verra utilizzata una nuova rete di calcolo chiamata grid molto più avanzata di internet in cui molti esponenti dell informatica vedono il futuro proprio di questo strumento^^

va ricordato che internet l hanno inventato proprio i tecnici del cern :P

cmq anche in caso succedesse qualcosa domani di sicuro nn ne potremmo di certo parlare ^^

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mah non loso, sarà che avrò visto troppi film di questo tipo o che non ho capito il 99% di quello che vogliono fare con questo esperimento ma a me francamente un po' sta cosa preoccupa, comunque come già detto se succede qualcosa domani di sicuro non saremo quì a parlarne :asd:

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Ah quello è vero, solo che almeno dal mio punto di vista costruire un macchinario grande qualche kilometro per farci correre dentro dei raggi di energia che dovrebbero simulare il Big bang solo per trovare traccia di nuove particelle e di questo fantomatico bosone di Higgs è una cosa insensata se il rischio che si corre è la distruzione del mondo. Cioè personalmente non sono un biologo, non mi intendo di molecole o altro (e quindi non ne comprendo a pieno l'importanza), però se vogliono fare questa cosa sapendo i rischi che ci possono essere speriamo almeno che questo bosone di Higgs serva a qualcosa di utile, che quelli che hanno fatto le simulazioni dell'esperimento abbiano ragione e che tutte le polemiche che ci sono state siano servite solo a far prendere strizza a me e ad altre centinaia di persone

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Io penso che il rischio andrebbe commisurato in proporzione della somma dei rischi e della percentuale di riuscita in confronto ai benefici tratti da un'eventuale positività dell'esperimento...

Non è tanto difficile quello che ho scritto Xd

Ho detto che la scelta di fare l'esperimento andrebbe calcolata sommando

i rischi dell'esperimento + le probabilità che questo esperimento abbia esito positivo

rispetto ai benefici che avremmo se l'esperimento andasse a buon fine.

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io la prendo un po come in fma: quello che gli scienziati stanno cercando di fare e una cosa che non dovrebbero fare xke loro non sono nessuno e non dovrebbero inventare certe cazzate e meglio dedicarsi alla cura di qualche malattia che queste cazzate cmq, in fma per avere qualcosa bisogna dare qualcosa dello stesso valore giusto?

bene allora noi per avere questa scintilla che dovremo dare in cambio me lo spiegate?

forse sarebbe meglio pensare prima di fare certe cose xke domani sara il primo passo ma più avanti chissà forse arrivera veramente fuori dalla nostra portata tanto da farci preoccupare e non essere più una cazzata.

ditemi che ne pensate

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io ho un pò di paura però..voi? (ca**o domani andavo con il foglio bianco a guidare la macchina con mio padre!)

 

Beh dai prendila così, gli ideatori della cosa hanno dichiarato che le percentuali di fallimento sono minime e che se anche il buco nero sfuggisse dal controllo ci vorrebbero dai 10 agli 11 anni prima che inghiottisca la terra, la guida domani la farai quasi sicuramente quindi...anche se la dichiarazione che hanno fatto mi lascia un po' da pensare, e non so se ridere o piangere, di solito quando si dicono cose come "Eh tanto non succede mai..." o "E' impossibile che..." succede sempre il contrario :mhmm:

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io ho un pò di paura però..voi? (ca**o domani andavo con il foglio bianco a guidare la macchina con mio padre!)

 

Beh dai prendila così, gli ideatori della cosa hanno dichiarato che le percentuali di fallimento sono minime e che se anche il buco nero sfuggisse dal controllo ci vorrebbero dai 10 agli 11 anni prima che inghiottisca la terra, la guida domani la farai quasi sicuramente quindi...anche se la dichiarazione che hanno fatto mi lascia un po' da pensare, e non so se ridere o piangere, di solito quando si dicono cose come "Eh tanto non succede mai..." o "E' impossibile che..." succede sempre il contrario :mhmm:

 

Il punto è che spesso vengono fatti esperimenti che potrebbero macerare la terra, ma non vengono mai esposti ai riflettori mediatici... ed il fatto che questa volta venga csì prepotentemente esposto è un buon segno... hanno avuto inoltre il consenso da bruxelles... quindi... un pò dovrebbe farci "rilassare"...

ma rimango sempre della mia idea che certe situazioni si potrebbero tranquillamente evitare... tanto più che non sono stati esposti i benefici di questa invenzione... e quindi nn ne capisco il senso se non quello di una pura sete di conoscienza...

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Lol, quanto siamo ottimisti... xD

Cmq non dovete peoccuparvi, avevo già letto di questa notizia e ricordo che l'articolo riportava le parole degli scenziati che lavoravano a questo progetto. Hanno detto che è una cosa alquanto impossibile che si creino "mini buchi neri" poichè essi non riuscirebbero a manterersi abbastanza da generare un vero e proprio buco nero, mi spiego meglio... questi "buchi neri" che si generano all'interno della macchina scomparirebbero talmente velocemente che non riuscirebbero a provocare alcun danno, è questione di frazione di nanosecondi.

Se riesco a ricordarmi di dove l'ho letto vi riporto l'articolo... domani... :XD: :asd:

 

-edit-

Come nn detto, l'ho trovato. Vi evidenzio la parte di cui stavo parlando...

Prima o poi si deve morire ovviamente, però sarebbe molto originale morire inghiottiti da un buco nero.

 

(articolo tratto da http://newton.corriere.it/PrimoPiano/Ne ... neri.shtml)

 

Saranno creati l'anno prossimo al Cern di Ginevra. Secondo i calcoli di Stephen Hawking non ci sono rischi per il pianeta

 

Stephen Hawking, il più grande esperto al mondo di buchi neri, lo ha previsto a pagina 14 di questo numero: c’è una probabilità di 1 a 20 che tra pochi mesi si possano produrre buchi neri in laboratorio.

I voracissimi che divorano tutto quanto se ne sta in giro dalle loro parti erano stati finora confinati dagli scienziati a distanze cosmiche di sicurezza: il più vicino è al centro della nostra Galassia, a 26.000 anni–luce da noi, e quando finirà (forse) per succhiare tutta la materia della Via Lattea compresa la sua inquilina di periferia, la Terra, noi non saremo da un pezzo più qui a preoccuparcene.

 

La previsione di Hawking, condivisa da molti altri scienziati, li sposta invece molto più vicino. E precisamente accanto alle montagne del Giura, la catena montuosa tra Svizzera e Francia che ha dato il nome all'epoca d’oro dei dinosauri, il giurassico. Lì, a circa 100 metri sottoterra, c’è una specie di dinosauro circolare di metallo lungo 27 chilometri sul quale i tecnici del Cern di Ginevra ora stanno montando gli ultimi componenti.

È il Large Hadron Collider, LHC, il più potente acceleratore di particelle mai realizzato. Entrerà in funzione l'anno prossimo, facendo scontrare adroni, cioè protoni e antiprotoni, accelerati alla velocità della luce fino a raggiungere energie di 7 TeV. In altri termini, ciascuno dei due fasci di adroni che ruotano nell'anello di LHC in senso opposto avrà un’energia di circa 350 Megajoule (350 milioni di joule), la stessa di un Eurostar da 400 tonnellate che viaggia a 200 chilometri all'ora, sufficiente nel nostro mondo macroscopico a far fondere di colpo mezza tonnellata di piombo.

La differenza, nel mondo ultramicroscopico delle particelle, è che questa energia viene confinata in dimensioni infinitesime. Viste le energie in gioco, raggiunte dall’universo solo nei suoi primissimi istanti della sua esistenza, un trilionesimo di secondo dopo il Big Bang, Hawking e gli altri scienziati ritengono assolutamente possibile che si possano creare buchi neri all'interno di LHC, al ritmo di uno al secondo. E nessuno potrà sottrarsi all’idea di immaginare titoli di giornale quali: .

 

Gli addetti ai lavori però sdrammatizzano. Quasi tutti. Ma non si era detto che per fare un buco nero occorrevano masse gigantesche, tanto che neppure il nostro Sole si sarebbe mai potuto trasformare in uno di questi aspirapolvere cosmici?

, confermano i fisici francesi Aurélien Barrau e Jules Grain dell’Università Joseph Fourier di Grenoble in un lavoro pubblicato dalla rivista scientifica dello stesso Cern. .

In effetti, questa eventualità non contraddirebbe la Teoria della Relatività generale di Einstein.

 

Qualsiasi corpo può diventare un buco nero, se si ha la possibilità di comprimere la sua massa a livelli inverosimili: la Terra dovrebbe occupare lo spazio di una biglia e anche un essere umano (o ciò che ne resterebbe) potrebbe avere questa sorte, se la sua massa venisse ridotta nella dimensione di un elettrone.

 

La prospettiva di creare buchi neri in laboratorio, tuttavia, non era mai stata presa in considerazione fino a pochi anni fa. Si riteneva che per creare mini buchi neri in un acceleratore occorresse una massa non inferiore a 10 microgrammi, quella di un granello di polvere. Ma per crearla attraverso lo scontro di particelle sarebbe stata necessaria un’energia di 10 milioni di miliardi di Teraelettronvolt, ottenibile solo in acceleratori grandi come tutta la Via Lattea.

Quindi, nessuno, giustamente, si preoccupava di una simile eventualità. Ma le nuove teorie sull’esistenza di altre dimensioni nell'universo, rivelabili solo a piccolissima scala, fanno ora ritenere possibile produrre mini buchi neri in acceleratori con energia di alcuni Teraelettronvolt. , confermano i fisici francesi.

E ci si pone allora la domanda: c’è il rischio che questi 86.400 mini buchi neri prodotti ogni giorno possano cominciare a mangiare l’acceleratore un protone dopo l'altro e poi piano piano inghiottire Ginevra, la Svizzera e in ultimo tutto il Pianeta? La domanda non è una semplice provocazione giornalistica.

Gli scienziati se l’erano già posta nel 2000, quando negli Stati Uniti iniziò a funzionare l’acceleratore RHIC, con energie però molto inferiori a LHC. Tanto che Robert Jaffe, fisico teorico del Mit di Boston, affermò che i timori legati alla formazione dei buchi neri .

 

Lo stesso Cern, al momento di varare il progetto LHC, ha istituito una commissione di esperti proprio per valutare tutti i possibili rischi legati agli esperimenti che arriveranno a livelli di energia mai raggiunti prima in un laboratorio. E i risultati sono tranquillizzanti. , dice il rapporto finale della commissione, . Resta da chiedersi, allora, perché i buchi neri artificiali sarebbero così mansueti.

Stephen Hawking ha la risposta pronta: i mini buchi neri vivrebbero al massimo per un centomilionesimo di miliardesimo di miliardesimo di secondo e poi evaporerebbero senza alcun danno. Sa bene di cosa sta parlando perché la teoria in base alla quale i buchi neri possono evaporare emettendo energia è sua. E risale addirittura agli anni ’70.

 

È una teoria che ha reso gli scienziati molto più ottimisti sul futuro dell'universo. Prima di allora si riteneva che un buco nero avrebbe continuato a divorare la materia intorno a sé, aumentando sempre più le proprie dimensioni, fino a che nell’universo non sarebbe rimasto più nulla da mangiare. Il cosmo si sarebbe trasformato in un solo, enorme buco nero.

La possibilità di evaporare, invece, non solo rende i buchi neri più , soggetti anch’essi alla vita e alla morte, ma allontana l’eventualità che quelli creati in laboratorio possano fare danni. E comunque, spiega a Newton Massimo Giovannini, fisico teorico del Cern, .

C’è quindi, secondo lo scienziato, una fisica che LHC non è in grado di sfondare. , prosegue Giovannini,

Il fenomeno che conduce all'evaporazione dei buchi neri si fonda sulla nostra conoscenza della Relatività Generale e della Meccanica quantistica e in questo senso possiamo dire che l’evaporazione dei buchi neri è una certezza>. Le teorie scientifiche, così, sdrammatizzano.

Ma paradossalmente, la creazione dei mini buchi neri in LHC sarà proprio il mezzo per capire se queste teorie funzionano. E anche molto di più.

 

Per questo gli scienziati sono così eccitati. Per la prima volta si potrebbe dimostrare sperimentalmente la teoria della gravità quantistica, dato che i mini buchi neri sarebbero le più piccole strutture possibili nello spazio–tempo, tali da permettere il verificarsi degli effetti della gravità quantistica, teoria che molti considerano come l'unica che potrà condurre all’unificazione delle quattro forze fondamentali della natura. Per la fisica sarebbe un traguardo eccezionale.

Per Stephen Hawking vedere un buco nero evaporare, come da lui predetto, sarebbe il coronamento di tutta la sua vita da scienziato. Speriamo che abbia ragione.

 

di Giovanni Siniscalchi (ha collaborato Paola Catapano)

 

Non fatevi troppe seghe mentali la prossima volta! :marameo:

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C**o... mi viene un buco allo stomaco solo a pensarci e ora nn riesco nemmeno a dormire :shock: ....ma poi x qst cose visto che riguarda l'intero mondo nn si dovrebbe fare un referendum o qualcosa del genere a livello mondiale?( nn sono esperto in politica :inferiore: :inferiore: )... Cmq sono un po daccordo su quanto ha detto nonnopollo.

Cmq dai bisogna pensare positivo..... Ad esempio.... se dmn mattina dovesse succedere qualcosa io sono addormentato sino a mezzogiorno se nn di piu quindi nn dovrei accorgermi di niente :rotfl: :asd:

 

Be in tal caso w dragonballforever animeland!!!

 

 

ps.. se dmn è tt ok mi potrete pure prendere in giro

 

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E' da un pò di anni che seguo questa vicenda. Dubito si possano formare dei buchi neri, invece sono più interessato all'esito dell'esperimento. Se fallisce, gli scienziati avranno bruciato chissà quanti miliardi, e dovranno ripensare tutta la teoria e la tecnica dietro l'esperimento per capire cosa è andato storto. Se riesce invece le conseguenze saranno alquanto drastiche. Non esiste governo al mondo che non utilizzerebbe la scoperta per obiettivi economico-militari. Un pò come i primi computer e primi viaggi nello spazio furono le basi per le testate atomiche di Usa e Urss. Ad un progresso tecnologico inevitabilmente corrisponde una regressione dell'essere umano (Lucrezio docet). Un' invenzione del genere sicuramente ridefinirebbe l'equilibrio geopolitico planetario. Vedremo un pò...

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..sentite ke ha detto sto pirla...

 

"Se qualcosa di quello che ci aspettiamo di trovare non ci sarà e se le cose non andranno come previsto, sarà ancora più stimoltante perché significa che abbiamo capito meno di quello che pensavamo sulla natura", ha detto il fisico britannico Brian Cox.

 

...io gli risponderei...sto c^^^o..!!!!!...a quale prezzo..??...una volta ke crepiamo..me ne sbatto di quello ke non siete riusciti a capire sulla natura...questa è gente ke invece di passare la vita sui libri..senza tral'altro avere 1 idea kiara su quello ke potrebbe accadere..avrebbe dovuto passare più tempo con qualke gnocca...

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E' assoldato che la scienza procede per tentativi. Solo raramente ci sono i colpi di fortuna (penicillina). Speriamo solo che questa scoperta non richieda un elevato costo di vite umane. A proposito chissà cosa ne pensano gli abitanti di Ginevra. :asd: :asd: :asd:

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